Quando si parla di prostatite cronica batterica, è possibile rilevare, attraverso specifici test batteriologici (urinolture, spermiocolture, tamponi uretrali), un microorganismo infettante, al quale si attribuisce la causa della malattia. Diversamente accade nelle prostatiti abatteriche, nelle quali non si rileva mai un microorganismo causalgico della malattia, bensì soltanto segni aspecifici di infiammazione nelle urine o nello sperma, come l’aumento dei globuli bianchi o/e di alcune Citokine che, in tal caso, agiscono da sentinelle.