La prostata è un organo fondamentale per la riproduzione maschile. Essendo posizionato attorno alla porzione sotto-vescicale dell’uretra, ossia l’ultimo tratto delle vie urinarie, è indirettamente collegato con l’esterno e per questa ragione potrebbe facilmente andare incontro ad infezioni sessuali. L’attività sessuale in sé però, non nuoce affatto alla prostata, anzi. Studi recenti hanno dimostrato che un elevato numero di eiaculazioni dai 20 ai 50anni, può rivelarsi benefico per quest’organo, con effetto preventivo sul cancro. Le statistiche ci dicono che la prostata diventa ipertrofica, in circa il cinquanta per cento degli uomini che abbiano superato i 60 anni. Ciò non significa necessariamente che l’individuo sia soggetto a dei disturbi, tuttavia è consigliabile non oltrepassare la soglia dei 50 anni per effettuare un controllo.
Molti sottovalutano il fatto che si tratta del terzo organo, dopo polmone e intestino, che ha percentualmente la possibilità di ammalarsi di cancro. L’effetto protettivo dell’eiaculazione frequente per la prevenzione del tumore alla prostata, dovrebbe derivare dal frequente flussaggio dei dotti deferenti e di conseguenza la riduzione del ristagno del liquido seminale e delle sostanze in esso contenute, una delle principali cause di degenerazione cellulare. Anche per questo motivo, raggiunti i 50 anni, è fondamentale tenere la prostata sotto controllo, mediante visita annuale urologica e dosaggio del PSA sierico.
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